M7B1 Howitzer Motor Carriage "Priest" - pag.1
All'inizio della Seconda Guerra Mondiale cominciarono ad affluire negli
Stati Uniti i primi rapporti riguardanti le battaglie che in quei giorni avevano
luogo in Europa. Da essi apparve evidente come l'artiglieria, sull'onda delle travolgenti
avanzate dei reparti carristi e motorizzati, dovesse anch'essa assumere una mobilità
prima di allora sconosciuta. Nell'autunno 1941 il Gen. Devers, proveniente dall'arma
dell'Artiglieria ed allora Comandante della neocostituita Armored Force, promosse
l'adozione di un semovente che potesse svolgere il compito di accompagnamento delle forze
americane d'attacco. Come prima mossa il Generale ordinò la costruzione di due esemplari
prototipo di un semovente dotato di un obice da 105 mm montato su di uno scafo modificato
di quello che era allora il carro medio in costruzione per le Forze Armate Americane:
l'M3. La costruzione dei due veicoli venne commissionata alla Baldwin Locomotive Works ed
una volta realizzati, essi vennero inviati ad Aberdeen Proving Ground per i necessari
test. Designati come "105 mm howitzer motor carriage T32", erano dotati
dell'obice standard M2A1 in servizio nell'US. Army. Dopo una completa serie di test,
svolti in parte a Fort Knox, gli organismi tecnici raccomandarono l'adozione del veicolo
previa una serie di modifiche tra le quali la variazione dell'angolo di alzo e brandeggio.
In particolare, al fine di evitare di montare l'obice in posizione sopraelevata e di
conseguenza per ridurre la già notevole sagoma del veicolo, si decise di ridurre l'angolo
massimo d'alzo del pezzo. Ciò si dimostrò alla lunga un errore dato che costrinse
sovente gli artiglieri ad improvvisare sul campo delle rampe per aumentare l'inclinazione
verso l'alto del semovente. Altra modifica richiesta su l'adozione di una mitragliatrice
antiaerea montata su di un anello laterale soprannominato "pulpito" dal quale
discese il nomignolo del veicolo "Priest" (sacerdote). Una volta adottate le
modifiche richieste il veicolo venne standardizzato nell'aprile 1942 come "105 mm
howitzer motor carriage M7". Complessivamente vennero realizzati 3.490 semoventi
appartenenti a due serie diverse:
- serie M7: era caratterizzata dall'adozione della componentistica del carro medio M3
dotato del motore radiale a nove cilindri Continental R 975 C1 raffreddato
ad aria e con una potenza massima di 380 HP a 2.400 giri/min. e coppia massima di circa
123 Kgm a 1800 giri/min. Dalla fine del 1943 si decise di adottare la meccanica del
carro M4 Sherman (dotato del motore R 975 C4) e di inserire una
serie di modifiche dettate dalle esperienze fatte sul campo di battaglia, in particolare
vennero aggiunte due paratie mobili sulla parte superiore delle corazzature laterali in
modo da aumentare la protezione dei proiettili di pronto impiego stivati ai lati della
camera di combattimento. La costruzione di questa versione venne affidata ad American
Locomotive Company e, per un piccolo numero di esemplari, a Federal Machine and Welder
Company per un totale di 3.490 esemplari realizzati nel periodo dall'aprile 1942 al
febbraio 1945.
- serie M7B1: sostanzialmente simile al tipo precedente era però basata sullo scafo del
carro Sherman M4A3, era propulsa da un motore Ford GAA di 8 cilindri a V a
60° raffreddato a liquido e derivato da un motore aeronautico sperimentale a 12 cilindri.
Il motore era in grado di erogare 500 HP a 2.600 giri/min., con una coppia massima di
circa 145 Kgm a 2.100 giri/min. Questa versione venne costruita in 826 esemplari dalla
Ditta Pressed Steel Car Company.
Durante la guerra di Corea, al fine di risolvere l'annoso problema del piccolo angolo
d'alzo dell'obice, venne realizzata la serie M7B2 caratterizzata dalla posizione rialzata
del pezzo che aumentava l'alzo dagli iniziali 35° ai 65°. Contemporaneamente, per far
posto all'obice, si dovette rialzare anche la postazione della mitragliatrice antiaerea
aggiungendo un anello a quello esistente.
Dopo la guerra il semovente M7 fu in servizio in moltissimi eserciti alleati, non fece
eccezione quello italiano che ne adottò un numero considerevole per i suoi reparti di
artiglieria semovente. Essi furono progressivamente sostituiti al semovente M109G. Durante
il loro servizio nell'E.I. alcuni semoventi furono equipaggiati con un nuovo obice da 105
mm lungo 34 calibri e dotato di freno di bocca.
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La copertina del manuale ORD 9 SNL G-199 (Standard Nomenclature List). Questo manuale, solitamente presente presso le officine, era il catalogo di tutte le parti di ricambio disponibili per il veicolo (escluso l'armamento) ed i loro estremi di identificazione. La sigla G-199 identificava in modo univoco l'M7B1 all'interno degli organismi tecnici delle Forze Armate. Ciascun veicolo aveva un codice simile. Ad esempio, la Jeep era il G-503, il Dodge WC 52 il G-502, lo Sherman il G-504, il GMC CCKW 353 il G-508 e così via. Il manuale risale al gennaio 1952, di lì a poco l'M7B1 sarebbe stato definitivamente radiato dalle file dell'US Army. |
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Le classiche viste del veicolo presenti in tutti i manuali tecnici americani. Da queste foto si riconoscono chiaramente gli elementi che differenziavano la versione M7B1 dalla precedente M7. Essi sono sotanzialmente conentrati tutti sul cofano motore e nella parte posteriore. Infatti, come già detto, questa versione ereditava lo scafo del carro Sherman M4A3 dotato di un diverso motore. Si riconoscono sul cofano le griglie d'areazione assai più grandi di quelle necessarie per il motore Continental R 975 e, nella parte posteriore, per la piastra posteriore allungata verso il basso e per il deflettore dei gas di scarico di forma squadrata. Si noti che le foto non provengono tutte dallo stesso esemplare in quanto il veicolo ritratto nell'immagine di tre quarti posteriore ed in quella superiore è dotato dei cingoli con maglia completamente metallica (T49 bare cleat) e con estensori laterali per diminuire la pressione sul terreno (duckbills); l'altro veicolo monta i cingoli T51 con maglia in gomma e connettori metallici. Si noti inoltre la maggior larghezza dei parasabbia laterali, richiesta dall'aumento dell'ingombro laterale dei cingoli con duckbills. |
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Vista in sezione del veicolo che permette di apprezzare la distribuzione dei vari organi dello stesso. Si noti posteriormente il motore ad otto cilindri a V. |
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Il quadro strumenti a disposizione del pilota. (clic sull'immagine per leggere la descrizione degli strumenti) | ||
Vista esplosa del portello anteriore del pilota. Durante la guida a portello aperto, per difendersi dalle intemperie, il pilota poteva montare un piccolo parabrezza all'interno del veicolo fissandolo a quattro viti presenti sulla piastra anteriore della corazzatura. Durante i combattimenti, a portello chiuso, il pilota poteva osservare la strada dinnanzi a sè ruotando il cilindro centrale in modo da aprire una piccola feritoia. |
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Vista esplosa della fanaleria anteriore (a sinistra) e posteriore. |
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Il tubo di scarico ed il particolare deflettore di forma squadrata caratteristico del carro Sherman M4A3. Esso serviva per evitare che i gas di scarico sollevassero troppa polvere. |
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Il semovente era dotato di due filtri per l'aria in bagno d'olio installati all'interno del vano motore. |
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Sezione longitudinale raffigurante i quattro serbatoi della benzina installati nella parte posteriore del veicolo accanto al motore. |