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Poligono non permanente in
località S. Prisco, Caserta. Corso AUC. Si spara alle sagome contro la collina. Il primo
approccio con le armi individuali durò tre giorni.
Nel primo di questi lo Squadrone arrivò al poligono a piedi, con sveglia all'ora in cui
aprono le discoteche "in". |
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Persano (Salerno). Corso AUC. Dopo due pattuglie
notturne, ci si rifocilla colle razioni K.
Scesi dall'ACM alla stazioncina ferroviaria, percorremmo circa metà della lunghezza del
poligono per arrivare ai punti di partenza dell'esercitazione. E' stato il momento più
bello perché, col buio, le tre MG e le relative cassette di munizioni, correvano di mano
in mano, per tornare ai legittimi assegnatari solo alla fine della marcia. Erano toccate
ai tre meno "piazzati" della compagnia.
La notte precedente, "la sporka", siamo rimasti in piedi per la festa goliardica
degli anziani che lasciavano il corso. Abbracci e lacrime, ma anche gavettoni e schiumate,
con un gran lavoro di pulizia per mettere tutto in ordine prima della sveglia.
Così, è la seconda notte consecutiva in cui non si dorme.
La mattina ci distribuiscono la "razione K" ciò che, automaticamente, esclude
lo Squadrone dal computo dei presenti a mensa. Quindi, al ritorno, divieto assoluto di
farsi vedere da quelle parti.
La sera viene assegnata una libera uscita "straordinaria" e invadiamo le
pizzerie del quartiere. |
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Sempre Persano, scuola guida Leopard. Campo di una
settimana.
La mensa del campo è in un altro casolare, a circa un chilometro. Divieto di passare
sulla strada. Si mangia nelle gavette. Gli anziani ci hanno consigliato di foderarle col
domopack, per la difficoltà di ripulirle dopo in modo soddisfacente. Fa un po' schifo, ma
funziona.
Il cibo non va assolutamente, per questo abbiamo portato, per le esperienze della
"vecchia", scatolette su scatolette. La mattina troviamo i pacchetti dei
biscotti rosicchiati. Topolini, e non di quelli che vengono a portar via i dentini
In ogni caso la permanenza è riposante, perché al tramonto l'attività addestrativa si
ferma. Salta fuori una chitarra e i bomboloni alla crema la mattina, portati di
contrabbando da un venditore abusivo di quelle parti. In un territorio militare!
Per telefonare a volte saliamo su un ACM che ci porta all'ingresso del campo. C'è un
piccolo bar con tre cabine telefoniche e un calcio balilla. Si fa la fila ma è piacevole.
Ci scappa pure la birretta e si sta al caldo.
Altrimenti, si va a piedi fino alla caserma dei Bersaglieri, dalla parte opposta del
comprensorio. E' suggestivo, perché sono ospitati in un castello di caccia che fu dei
principi Borbone.
La caserma che sarà della brigata Garibaldi è ancora in costruzione. |
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Scuola guida Leopard "dopo". Schizzi di
fango un po' ovunque, tanto da dover indossare i pantaloni Kway. |
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Persano. Carro "infognato", può
capitare, niente di male. Si entra in una buca piena di fango e al momento di uscire i
cingoli non riescono a fare presa. Il com. di plotone accorre su M113 e si appresta a
organizzare il traino con un altro carro. In lontananza il vecchio M47, passa
indifferente, nonostante gli acciacchi dell'età. |
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Corso AUC, scuola di tiro a Torre Veneri, Lecce. I
carri in colonna avanzano verso il poligono. |
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Il carro M113 "altana", che ospita la
direzione dell'esercitazione esce dalla strada sterrata e va a prendere posizione. |
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A seguire gli altri Leopard girano, uno alla
volta, a destra e si pongono in linea sulle piazzole. |
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I carri in linea "puntano" contro il
mare. |
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i carri parcheggiati, prima di riprendere dopo una
pausa. Visibili il carro altana, il carro dello sgombero poligono e le casse con i
proiettili. |