SEMOVENTE M110A2

Nel 1955 l'US Army iniziò a concentrare le proprie richieste per i nuovi sistemi d'arma sul requisito dell'aerotrasportabilità. L'obbiettivo finale era che tutto l'equipaggiamento fosse trasportabile per via aerea a bordo dei velivoli da trasporto dell'epoca. Questo nuovo orientamento costrinse tutti i produttori a rivedere le proprie strategie dato che gli aerei dell'epoca non erano in grado di trasportare molti dei nuovi veicoli previsti causa l'elevato peso di questi ultimi. In particolare venne condotto uno studio specifico sulla determinazione delle nuove caratteristiche che l'artiglieria pesante avrebbe dovuto avere per soddisfare tale requisito. Il risultato degli studi fu l'approvazione dello sviluppo di un nuovo sistema d'artiglieria semovente basato su di un telaio comune e dotato di vari tipi di cannone od obice. Il contratto iniziale prevedeva la costruzione di sei prototipi da parte della Pacific Car & Foundry di Seattle. I prototipi avrebbero ricevuto tre tipi diversi d'armamento: un cannone da 175 mm (il veicolo così armato fu siglato T235), un obice da 203 mm (otto pollici e siglato T236)) ed un cannone da 155 mm (sigla T245). Successivamente il programma venne esteso per includere un veicolo recupero previsto in due versioni diverse: una corazzata (siglata T120 e poi standardizzata come M578) ed una non corazzata (siglata T119 e dopo pochi test abbandonata in favore del T120).
Inizialmente dotati tutti di motore a benzina, i semoventi furono in seguito dotati del motore General Motors 8V71T e della trasmissione Allison XTG-411-2.
Dopo poco tempo il T245 venne cancellato ed i rimanenti due (T235 e T236) vennero riclassificati rispettivamente T235E1 e T236E1. Dopo le prove finali di valutazione i semoventi vennero accettati dalla Forza Armata come 175 mm self-propelled Gun M107 e 8 Inch Howitzer M110 (obice da 203 mm).

Il semovente M107 (presentato nelle due foto seguenti) era armato con il cannone M113 (T256E3) da 175/60 e dopo pochi anni dalla sua introduzione venne adottato anche dall'Esercito Italiano che lo impiegò nei reparti d'artiglieria prevedendo per esso anche l'uso di armi nucleari da teatro.

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Il semovente M107 era però insoddisfacente sotto molti punti di vista. In particolare la canna aveva una lunghezza enorme (ben 10,87 ml per una lunghezza totale del semovente di 11,30 ml) che ne rendeva difficilissimo il movimento e, cosa ancor più grave, aveva una durata limitata (calcolata in 400 colpi utilizzando la 3^ carica ovvero la più potente con la quale si raggiungeva la gittata massima di 32.700 metri). A ciò si doveva aggiungere la bassissima celerità di tiri (30 colpi all'ora con una celerità massima di tre colpi ogni due minuti per un massimo di tre minuti consecutivi di fuoco), il notevole tempo per la messa in batteria ed il fatto che non esisteva alcuna protezione dell'equipaggio (questo costringeva il veicolo a stare molto lontano dalla linea del fuoco limitandone quindi l'efficacia in profondità).

Negli anni '80 l'US Army cominciò a concentrare la propria attenzione sul munizionamento da 155 mm. pertanto decise di convertire tutti i semoventi M107 nell'ultima versione sviluppata del semovente M110, la M110A2. Questa versione proveniva dalla volontà di aumentare la gittata massima del cannone M2A2 sostituendolo con il nuovo cannone M139 da 203 mm dotato di una canna leggermente più lunga (39 calibri). Il nuovo veicolo venne riclassificato M110A1 ma ben presto ci si accorse che questo cannone, causa l'aumento della corsa di rinculo, non poteva utilizzare la 9^ carica ovvero la massima prevista. Per risolvere il problema si decise di montare un freno di bocca al cannone ricavando così la versione M110A2.

A partire dal 1996 a questo standard venne portata anche un'aliquota degli M107 dell'Esercito Italiano ma tali veicoli rimasero pochissimi anni in servizio. Questo accadde sia perché nel 1991 la NATO iniziò l'eliminazione delle testate nucleari che tali cannoni era esplicitamente previsto sparassero sia perché la Forza Armata stava iniziando un forte processo di riduzione delle forze che l'avrebbe porta ad utilizzare i ben più efficaci semoventi M109L e cannoni FH-70. Il semovente manteneva inoltre alcuni dei difetti del predecessore. In particolare il rateo di fuoco non era praticamente aumentato e permanevano le difficoltà di posizionamento. In pratica, una volta messo in batteria, non era più possibile spostare l'obice a meno di non dover ripetere tutte le lunghe procedure ed i laboriosi calcoli per consentire la ripresa del fuoco. Tale procedura oramai si scontrava con le nuove dottrine che richiedevano all'artiglieria una forte mobilità per poter seguire la rapida evoluzione del fronte. Davanti tali esigenze l'era del semovente M110A2 si chiudeva per far posto ad altri sistemi d'arma quali il lanciarazzi multiplo MLRS.

Gli obici M110A2 vennero distribuiti al 27° Gruppo Artiglieria Pesante Semovente "Marche" allora strutturato su una batteria comando, tre batterie semoventi (sei semoventi M110A2 per batteria) ed una compagnia fucilieri per la difesa ravvicinata.
Questo reparto, già dotato dei cannoni semoventi M107, traeva origine dal 27° Reggimento Artiglieria Pesante Campale che a seguito dell'aggiornamento delle unità di artiglieria di supporto, dal 20 aprile 1964 viene trasferito ad Udine, quale 27° Reggimento Artiglieria Pesante Semovente. Assumendo personale e mezzi del disciolto 155° reggimento a. smv. c/c si forma su comando, reparto comando, I e II gr. smv. da 175/60 su semovente M107 (già CI e CII gr. a. smv. c/c) e CXIII gr. c/c (quest'ultimo reparto si scioglie il successivo luglio venendo sostituito dal III gr. da 175/60). Nel giugno 1976 il reggimento viene riordinato su soli due gruppi di tre batterie ciascuno; contratto a quadro il 20 gruppo, il l ottobre 1985 il reggimento si scioglie ed il 1° gruppo che dallo aprile ha già adottato i semoventi M110A2 dà vita al 27° Gruppo Artiglieria Pesante Semovente "Marche" che conserva la Bandiera del reggimento e ne tramanda le tradizioni. Dal l° dicembre 1991 al 6 settembre 1992 è inserito nel 3° Reggimento Artiglieria "Aquileia", quindi nell'ambito del riordinamento della Forza Armata, il gruppo perde la propria autonomia dal 6 settembre 1992 ed il giorno successivo viene inquadrato quale I° gruppo nel 27° Reggimento Artiglieria Pesante Semovente "Marche" che si costituisce in Udine.

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Immagini del semovente M110A2 inviate dal Sig. Martin R.

 

Di seguito alcune immagini inviate dal Ten. Mauro Brunello già in servizio presso il  27° Gr. Art. Pe. SMV "Marche".

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Capo Teulada Dicembre 1987 Monte Romano: Febbraio 1987
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Capo Teulada Aprile 1987 Torrente Torre loc. Pavia di Udine Settembre 1997