Tenente
Carrista |
ALLA MEMORIA |
Assunto, fin dal primo giorno di guerra, il comando di
una compagnia carri armati, dedicava ogni sua migliore energia alla preparazione tecnica e
spirituale del reparto, che poi guidava abilmente in un seguito di vittoriose azioni.
Uscito dalle linee con il battaglione di cui faceva parte, per appoggiare una nostra
colonna celere in una ricognizione offensiva, non esitava a fronteggiare col suo reparto
schiaccianti forze corazzate nemiche che avevano attaccato la colonna. Pił volte ferito,
conscio che un cedimento della sua unitą avrebbe determinato il crollo del nostro
dispositivo, sosteneva per oltre tre ore, con 13 carri soltanto e senza dare alcuna
impressione di vacillamento, lurto di almeno 50 mezzi corazzati appoggiati da
artiglierie. Correndo a piedi da un carro allaltro per impartire con maggiore
rapiditą e precisione gli ordini e per tener vivi, con lesempio del suo eroismo lo
spirito aggressivo e lo sprezzo del pericolo nei suoi dipendenti, riusciva a paralizzare
la baldanza nemica, permettendo alla nostra colonna celere di disimpegnarsi. Disposto
lordinato ripiegamento del reparto, restava col solo suo carro a fronteggiare gli
avversari per dar modo agli altri mezzi, piiģ volte colpiti, di disimpegnarsi dalla
lotta. Una cannonata lo colpiva in pieno, mentre col braccio teso fuori dallo sportello
del carro, in atteggiamento di comando, additava ai suoi carristi la direzione da seguire. |