LA FESTA DEL 32° REGGIMENTO CARRI
nel 64° Anniversario dei fatti d'Arme di Beda Fomm
Tauriano (PN) - 4 febbraio 2005
Il 4 febbraio 2005, presso la Caserma "M.O. Arduino FORGIARINI" di Tauriano di Spilimbergo, il 32° Reggimento Carri, ha celebrato la tradizionale Festa di Corpo nella ricorrenza del 64° anniversario dei fatti d'arme di Beda Fomm (A.S. 8 febbraio 1941), le eroiche gesta del 3° e 5° Battaglione Carri M13/40 ed il sacrificio dei loro uomini.
Lo stemma del 32° Reggimento Carri
La cerimonia ha inizio con lo schieramento dei reparti e la successiva presentazione della forza al Comandante del 3° Battaglione Carri "M.O. GALAS", Ten. Col. Fulvio POLI, che ne assume il comando.
Erano schierate le Compagnie carri in armi del 3° Btg Carri "M.O.
GALAS" oltre alla Cp. Cdo e Spt. Logistico del Reggimento.
Prende successivamente il comando dello schieramento il Comandante del 32° reggimento Carri, Col. (cr) Gustato.
Subito dopo fanno il loro ingresso i Labari della Associazioni Combattentistiche e d'Arma e, immediatamente dopo, il Gonfalone della Città di Spilimbergo, comune che ospita ormai da 37 anni il 32° Reggimento Carri e del quale esso ha ricevuto recentemente la cittadinanza onoraria.
Segue uno dei momenti più importanti della cerimonia ovvero l'ingresso e
lo schieramento dello Stendardo del Reggimento. Lo Stendardo, così come recita il
regolamento di disciplina dell'Esercito; è"... il simbolo della Patria. La bandiera
da combattimento affidata ad una unità militare è, inoltre, il simbolo dell'onore
dell'unità stessa nonché delle sue tradizioni, della sua storia, del ricordo dei suoi
caduti. Essa va difesa fino all'estremo sacrificio."
Lo Stendardo prende così posto a fianco del Comandante del 3° Battaglione Carri venendo
a completare lo schieramento e dando ufficialità alla cerimonia.
Per ricordare il sacrificio dei Carristi del 3° e 5° Battaglione Carri M13/40, il Comandante del 32° Reggimento Carri dà lettura della motivazione della Medaglia d'Oro al Valor Militare concessa allo Stendardo del Reggimento.
Motivazione della concessione della Medaglia d'Oro al Valor Militare allo Stendardo del 32° Reggimento Carri (per il III° Battaglione Carri M13/40) |
Durante due mesi di tormentato periodo d'operazioni in Africa
Settentrionale lanciato contro un avversario che alla preparazione ed all'esperienza univa
una schiacciante superiorità in armi corazzate, si impegnava oltre ogni limite di
resistenza e di sacrificio. Nella difesa di Bardia sacrificava un'intera compagnia
distrutta carro per carro, in lotte impari ed estenuanti ed infliggendo sanguinose perdite
a uomini e mezzi avversari. Mutilati in questi suoi elementi, il battaglione continuava
sempre in attacco e sempre dominato dallo stesso indomito spirito offensivo, anelando
unicamente ad affermare, a costo della propria distruzione, la superiorità del soldato
italiano ed imponendosi all'ammirazione dell'avversario. Consapevoli del loro destino e
ben più grandi della loro sfortuna, i Carristi del 3° Battaglione M13 sapevano immolarsi
serenamente alla pura bellezza del dovere e dell'Onore, talché la loro Unità veniva
praticamente tutta distrutta. Egitto - Marmarica, 9 dicembre 1940 - 8 febbraio 1941 |
Signor Generale, Signor Sindaco, Autorità e Gentili Ospiti, Associazioni Combattentistiche e D'arma, Carristi del 32° Reggimento Carri di ieri e di oggi, mi scuso con tutti voi se le prime parole della mia allucuzione non sono
state di ringraziamento per la vostra graditissima presenza oggi qui, ma mi e' sembrato
doveroso, in considerazione della ricorrenza che celebriamo, rivolgere il mio primo
pensiero ai carristi che hanno fatto la storia del Reggimento, ai Caduti in terra
marmarica, al nostro glorioso Stendardo decorato della Medaglia d'Oro concessa al III
battaglione carri, la cui motivazione ho letto poc'anzi. Preghiera del Carrista A te onnipotente Iddio, signore del cielo e della
terra, noi uomini d'arme, eleviamo la nostra preghiera. |
Dopo il discorso del Comandante del Reggimento avviene uno dei momenti più importanti della cerimonia, consistente nel battesimo dei tredici carri della 2^ Compagnia "El Mechili" con i nomi di altrettanti Battaglioni carri in vita e disciolti.
Esce dai ranghi il Comandante della 2^ Compagnia Carri "El Mechili", Cap. (cr) Giuseppe Cannazza. Quest'ultimo si rivolge al Comandante del Reggimento chiedendo formalmente il permesso di intitolare i carri della compagnia ai gloriosi Battaglioni. Essi sono:
Col. Alberto ANDREANI
Ten. Col. Salvatore ZAPPALA'
Cap. Vittorio PICCININI
Ten. Alfredo DI DIO
S.Ten. Pietro BRUNO
S.Ten. Vincenzo FIORITTO
S.Ten. Livio PENTIMALLI
S.Ten. Luigi SCAPUZZI
Mar. Carlo CHIAMENTI
Serg. Bruno GALAS
C.le Giovanni CRACCO
C.le Giovanni SECCHIAROLI
Cr. Gaetano BUTERA
Una volta accordato il permesso, il carro del Comandante di compagnia, intitolato al Serg. Bruno Galas, avvia il motore e rombando si avvicina al palco per lo scoprimento del nome dell'Eroe, posto sulla corazza anteriore.
Al termine della cerimonia le Autorità presenti, i Gonfaloni, i labari delle Associazioni lasciano la piazza d'armi, seguiti dallo Stendardo del 32° reggimento Carri. Per ultimo, salutato dal Comandante del 3° Battaglione Carri, lascia lo schieramento il Comandante del Reggimento.
I reparti schierati.
Due immagini del carro ARIETE (EI 118876) dedicato al Sergente Bruno Galas.
In appendice alla manifestazione il Reggimento ha organizzato una piccola ma significativa mostra statica dei mezzi ed degli equipaggiamenti in dotazione.
Ospiti particolari della mostra erano alcuni studenti delle locali scuole superiori qui ritratto insieme al Col. Gustato.
Il Col. Gustato illustra ai giovani presenti la storia del Reggimento.
Alcune immagini del materiale presentato